sabato 29 giugno 2013

Le lezioni il pomeriggio

Le lezioni il pomeriggio le odiavo proprio, dopo che uno aveva mangiato e si era riposato la mattina nei parchi doveva andare a lezione. E non mi piacevano neanche le attività di gruppo forzate, a noi piaceva vagare nelle città e nei parchi,disperderci ,non nella grande Londra ma nelle cittadine di periferia.
Quanta pace in inghilterra? forse troppa,per poi ritornare nella caoticità dell'italia,dove si urla sempre.
Si urla al mattino al bar,al ristorante e persino per strada,l'Italia è un grande mercato di gente che urla. All'estero sono più educati di noi,ma anche più freddi e distanti,sarà il sole che ci rende così forse.
Ho imparato a dormire con il piumone d'estate li, che ci siano pure 40 gradi ora io continuo a dormire con il piumone,ho imparato a bere il the nero senza zucchero al mattino e a mangiare presto la sera.
A Vienna invece era tutto più indipendende,nessun gruppo,nessun leader,nessun punto di riferimento fisso,c'ero io e a volte tanta paura,di viaggiare di notte in metropolitana,nel centro di una capitale Europea. E poi la lingua,li si che non capivo niente,ma ti sforzi.Li  mi dovevo svegliare presto,ed era Giugno e dopo un anno di scuola non ne avevo voglia,prendevo la metro,la dovevo cambiare tre volte prima di arrivare alla scuola,cosi partivo presto,andavo a St.Stephan per cambiare metropolitana e li mi piaceva uscire e fare colazione all'Aida, "ein Cornetto Ohne Marmellade" e avevo imparato che a Vienna non sanno cos'è un succo di frutta,al massimo ti danno un liquido chiamatosi succo di mela,o d'arancia e a volte facevo lezione il pomeriggio e stavo in giro a vagare senza meta la mattina.E ho preso treni senza biglietto quasi ogni mattina per accorciare la strada, ho fatto scalo in tre aereoporti da sola,in aereoporto in taxi,non mi sono persa d'animo anche se chiedere informazioni sul volo in tedesco nell'aereoporto più grade d'Europa per me era impossibile,ma l'inglese non lo vogliono parlare a Francoforte.Ed era il 29 Giugno come oggi. E poi scendi dopo 4 ore di volo,dopo l'ulitmo volo della giornata e arrivi a Catania,è notte e vedi l'insegna dell'amaro averna e delle arance sicule e ricordi che l'hai sempre voluta lasciare questa terra con voglia di scoprire il mondo,ma è un conforto vedere le scritte in Italiano e tuo padre che ti aspetta all'aereoporto. E anni dopo ti mancano pure le lezioni il pomeriggio,perchè d'estate è difficile riempire i pomeriggi...
Le lezioni il pomeriggio uccidono le giornate,una cosa l'ho capita in 5 anni di viaggi,che ti devi adattare e crearti abitudini tue,che quando torni non molli più, ogni cosa lascia il segno. Ah e che conviene viaggiare sempre con il bagaglio a mano,perchè mi hanno sempre perso le valigie.
Vienna 28 Giugno 2011

La bellezza

Quando Steve Jobs raccontava d’aver lasciato l’università per seguire un corso di calligrafia, non svelava soltanto un aspetto del proprio carattere e di una biografia straordinaria. 
La madre studentessa, com’è noto, aveva abbandonato il piccolo Steve dopo la nascita per finire gli studi. Jobs ricorda a tutti quanto è importante la bellezza nelle scelte della vita e quanto sia al centro del mercato. Senza quella scelta bizzarra e in apparenza futile, Apple non avrebbe avuto caratteri tanto belli. Quando, da ragazzo, ho cominciato a fare il giornalista, indeciso fra altri mestieri, la scelta estetica ha contato almeno quanto la formazione politica e perfino più del bisogno di trovare in fretta un lavoro finito il liceo (all’epoca, in Italia si veniva assunti anche a diciannove anni). La mia Olivetti 22 mi sembrava l’oggetto più perfetto del mondo. Almeno fino a quando non ho visto la linotype, una specie di macchina magica per trasformare le parole in piombo. Il giornale in sé miè sempre parso un’opera d’arte e provo una fitta allo stomaco ogni volta che penso all’estinzione del quotidiano su carta. Gli italiani nell’editoria hanno avuto un ruolo centrale, hanno inventato con Gianbattista Bodoni i caratteri moderni. Più o meno gli stessi che 250 anni dopo hanno fatto la fortuna della Apple e di Jobs, quindi di Windows e di Bill Gates, imitatori dei primi. Prima avevamo fatto la fortuna della Olivetti, che avrebbe potuto diventare come la Apple. Se esistesse un grande politico in Italia dovrebbe fare un discorso sulla bellezza. Perché è da qui che bisogna ripartire per uscire dalla crisi. Dalla capacità storica italiana di produrre bellezza. Quando si scorre l’album del boom economico anni Sessanta, quello che rimane è un’infinita serie di oggetti magnifici: la Vespa, la Giulietta, la Lancia, la 500, le lampade Fontana e Castiglioni, le plastiche Moplen, i frigoriferi Ignis, la poltrona Sacco, le cucine e si potrebbe continuare per pagine e pagine. Ancora oggi le quattrocento medie industrie esportatrici sulle quali si fonda la ricchezza nazionale, devono gran parte del successo al senso del bello, che producano vestiti o macchinari, occhiali o simulatori di volo. A un giovane ambizioso, oggi bisognerebbe consigliare di seguire un corso di calligrafia, invece del master alla Bocconi per imparare a far soldi in Borsa. Tanto, se andiamo avanti così, presto non ci sarà più niente su cui speculare. 

Curzio Maltese

Generazione Sms


Sms = Short Message Service
La mia è la generazione sms,stiamo sempre col cellulare in mano,sempre in attesa,anche quando non c'è nessuno da aspettare. Con l'arrivo degli smartphone poi siamo anche peggiorati,perchè stiamo sempre li a controllare pure i social,il che credo avrà una forte ripercussione nel futuro. Siamo i primi e ancora non conosciamo le cause effettive di questo fenomeno. La generazione sms ha paura, paura di non scrivere la frase giusta,perchè potrebbe esser letta con l'intonazione sbagliata,ha paura di un emoticon che magari in quel messaggio non ci sta. Vive d'apparenza e d'attesa.Si perde in un bicchier d'acqua.
La generazione sms farà spazio ad altre generazioni ancora più tecnologiche e distanti da valori, perchè gli amici non sono quelli di facebook ma quelli che ti vengono a trovare ogni giorno a casa se stai male,o che guardano un film con te solo per farti contenta. Gli amici nella generazione sms non avranno mai il timore di scriverti la cosa sbagliata,ne il presentimento di non essere accettato. Ci vorrebbe meno tecnologia. Parlo come una vecchia ora lo so,ma è disastroso il mondo che ci viene prospettato.


Giochiamo?

Oggi ho voglia di giocare,di divertirmi,senza pensieri
ritorno sempre più piccola e mi allontano dal mondo degli adulti che non mi piace affatto
e tu? giochi con me? non mi piace giocare da sola, voglio giocare con te e con chi vuoi tu
da bambini è più facile fare gruppo essere amici,il problema è poi crescendo,quando ognuno prende la sua strada. Ma io voglio ancora giocare,ancora per oggi,domani poi farò l'adulta, mi riprendo le mie responsabilità,ma oggi Giochiamo?

Amai trite parole,che non uno osava

"amai trite parole che non uno osava d'un tratto mi incantò la rima fiore amore,la piu antica e difficile del mondo"
Saba
sono 6 anni che so questa poesia a memoria ,l'ho letta nellibro "ma le stelle quante sono",ce l'avevo scritta sul muro,impressa nella mente,ero piccola quando ho letto questo libro,forse troppo per esserne influenzata inconsciamente. Rileggendolo mi sono vista dentro,ma per alice finisce bene,lei ha carlo..
Tu mi dai speranza nel futuro sai? per te c'è un dopo, dove succederà qualcosa di bello,è questo che ti dicevo l'altra sera...stando con te tutto questo tempo sono cambiata un pò anche io,sogno di piu e mi illudo di meno.
nonostante poi con te mi faccia sempre male,in tutti i sensi ,poi guarisco e tu sei qui e questa è la parte che mi piace di più,siamo gli opposti simili noi,sei l'unico che non crede che io sia totalmente fuori di testa, ma giusto quanto basta per sopravvivere qui.

Le mie parole ti stancano lo so,mi spiace... Mi piace dire quello che provo e da ora in poi lo scriverò su una pagina word non in un messaggio,farò meno rumore nella tua vita,promesso.

Se mi vuoi sono qui

C'è la tempesta dentro di te e non trovi via d'uscita,io ho un ombrello sei vuoi puoi venire con me,alla fine di questa salità c'è un alba che ci aspetta senza nuvole,se aspetti e resisti ce la faremo io sono accanto a te sempre,di giorno e di notte,non lo spengo più il telefono ho messo persino la suoneria. Ho carmen che canta sai come suoneria? quindi mi sveglio per forza,se vuoi il mio ombrello è resistente,e se lo rompiamo ne prendo un altro,vado a scuola a Giarre e li piove sempre,sai quanti ombrelli ho? Ti giuro che torna il sole,è il ciclo naturale delle cose. Una volta roberto,che tu non conosci, mi ha detto "non può piovere per sempre" bhe lui si che ha capito tante cose... Se mi vuoi sono qui 

Quando tutto cambia,cambia tutto


venerdì 28 giugno 2013

for no one,for everybody..

Non fare promesse che non puoi mantenere.
Non farlo mai, per le donne le parole hanno troppo peso,gli uomini amano giocarci,il nostro problema è che l'amore ci rende deboli e le promesse diventano le nostre certezze.
Non prometterle che ti prenderai sempre cura di lei,se dopo che vi lascerete non la chiamerai nemmeno più
Non dirle "sei tutto per me" se poi il tuo tutto in realtà non è che te stesso
Non fare nulla,sta semplicemente zitto che forse è anche meglio,perchè quando una storia finisce è raro che sia di comune accordo. Parlo di te che in questa storia ci hai buttato anni,speranze e promesse, una casa.
Poi hai avuto paura e l'hai lasciata andare,il matrimonio non era per te,ti hanno fatto paura i suoi piani,il progetto di un figlio inseme,le domeniche dai suoceri e le foto di famiglia. Però gliel'avevi promesso e lei ti ha creduto.Oppure parlo di te che ogni sera ne hai una diversa e le prometti il mondo intero per poi non lasciare nemmeno il tuo numero la mattina dopo,dopo che ci hai fatto l'amore.Ma l'amore per voi non c'è,è solo sesso. E infine parlo di te,che ci avevi creduto anche tu che potesse funzionare e invece poi è scappata lei, ed è tornata e ti ha sputato in faccia tutto,le sue insoddisfazioni e i suoi desideri, ma le tue promesse per te non valevano più nulla.
 Una promessa è una promessa,se dici che ci sei non puoi non esserci poi,saresti solo stronzo,ma agli uomini piace così, a night and let's go

pane..


Foto di: Fabio Volo on Istangram

Siamo come il pane,abbiamo bisogno del nostro tempo di lievitazione,se non rispettiamo il corso e i tempi della natura il prodotto finale non sarà mai quello sperato.

"Lista della spesa"

Marco ha ribattezzato le mie playlist così perchè ha letto "marmellata 25". E cosi ogni giorno questa lista della spesa aumenta e si aggiungono colonne sonore,la musica immortala.


Lo stretto indispensabile

Facciamo la spesa e portiamoci a casa solo cose buone,solo quelle. 
Portiamoci via delle "medicine" contro il malumore,del caffe per le nottate di studio e le mattinate in cui proprio non hai voglia di alzarti,il gelato,e il detersivo per ripulire tutto,pure i cocci dei cuori che si rompono.Portiamoci via un po di cose,quelle che servono,non quelle che potrebbero servire. 

Before ending of school..

Quattro anni fa ho deciso di andare in una scuola che mi piaceva, e la cosa che mi piaceva di più era che lì non conoscevo nessuno,nessuno sapeva chi ero,potevo ricominciare da capo,nessuno sapeva la mia storia,nessuno conosceva il mio carattere,potevo cambiarlo,essere un'altra,vivere meglio. Ho capito che non cambierò mai,anche se in realtà cambio sempre.
Tirate le somme,la scuola non mi piace più per quello che si fa,ma per chi conosco,gente che sa della mia esistenza,che mi accetta cosi come sono e che conosce la mia storia,perchè alla fine gliel'ho anche raccontata ,finisce che ti apri alla fine no?
Quando sono entrata da quella porta per la prima volta mi sentivo persa,sola. Ogni mattina quando entro da quella porta mi sento a casa. Ho pensato di andarmene l'anno scorso, poi ho ripreso in mano la mia vita.
Quanta gente non voglio pedere? troppa,forse è questo che mi lega a questa scuola.
Godiamoci tutto ci siamo detti.  

Basta

La dovrei finire una volta per tutte.Con tutti questi sogni,queste promesse che continuo a farmi,tanto non ci riesco. Tento e ritento in cose che non accadranno mai. Pongo tempo e speranza in situazioni senza scopo.
Mi grido "basta Giulia" e poi continuo,continuo perchè non riesco a vedere il mondo con gli occhi degli altri. 
Credo nei miracoli e nelle magie,e magari un giorno smettero di dirmi Basta con tutte queste sciocchezze ,che poi in fondo per me, non lo sono affatto.

Tutto può cambiare

E' lo slogan. Un inno forse. Una speranza o una promessa?
Alla fine tutto è soggetto a mutamento,è logico che tutto cambia, e noi siamo cosi tanto sicuri di poter giostrare il cambiamento,di fargli prendere la piega che vogliamo noi? 
Caro prof,cambia slogan,questo secondo me non funziona.La gente sa che tutto può cambiare il problema è che non lo vuole il cambiamento perchè fa paura, un proverbio dice "chi lascia la terra vecchia per quella nuova, sa quello che lascia, ma non sa quello che trova".
Il cambiamento è l'unica costante

Elettricità

Mi scorre elettricità dentro le vene,non ho un equilibrio elettrico.
Sono imprevedibile,senza controllo. Non posso piu tentermi non ho più la forza.
Fammi curare. Ti prego fammi curare. Ma non farmi spegnere del tutto.

The solitude of prime numbers


Vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.



Paolo Giordano


Il concetto di Realtà

Ogni uomo vive condizionato dalle proprie conoscenze e dai propri giudizi a cui da il nome falso di realtà. Ma le conoscenze e i giudizi sono cose ambigue. È possibile che la tua realtà sia un miraggio. Senza dubitarne, tutti vivono nelle proprie false convinzioni, non credi?

Davide

Omofobia


Non dovrebbe nemmeno stare sul dizionario questa parola,non ha un significato per me.
Non puoi avere paura dell'amore,non ha senso. Per me tante cose non hanno senso in questo mondo, come il fatto che essere ricchi e potenti ti renda immune dalla galera,come l'idea che i soldi possano essere la soluzione a tutti problemi,come l'assurdità della paura di una persona che ha la pelle di un altro colore o incapacità motoria o intellettiva. Che mondo assurdo, il bigottismo sta qui. La gente non è abituata all'amore forse,non al fatto che due persone dello stesso sesso possano stare insieme, le persone che sanno amare non si pongono il problema. Saper amare significa essere persone intelligenti ed essere persone intelligenti non vuol dire avere bei voti a scuola o un posto di lavoro che tutti ti invidiano,essere intelligenti vuol dire saper guardare oltre,saper guardare con il cuore e non con gli occhi. 
Non esiste l'omofobia,si è solo stronzi e incapaci d'amare.


Piccola Piccola

Più cresco e più mi sento piccola,gioco con le parole,le metto in ordine e poi mi confondo e metto una mano sulla testa e ricomincio da capo,tipo un puzzle. Coctail,drink,canne,sigarette e nottate in discoteca,questo fanno tutti alla mia età,e credevo di volere pure io questa vita da Happy Hour. Sono sbagliata per questo mondo qui eh? sono un pezzo di puzzle che non si incastra con gli altri, e ne ho provati di posti,ma io sono così,ho una forma diversa. Mi sono rimpicciolita,mi spezzo facilmente,mi sento fraglie come un vaso di vetro,ma io sono di legno non lo do a vedere quando mi spacco. Se la vivessero pure gli altri quella vita lì,si divertissero pure,l'importante è fare sempre ciò che uno ama e se loro amano questo che lo facciano pure. Ma io mi tengo fuori sta volta, no grazie. Sono tutta poesie e fiori,amici e cioccolata e tanto amore. 
Mi faccio piccola piccola e entro nel cuore degli altri e li aiuto a rimettere insime i pezzi rotti, entro nella testa di altri e sistemo i pensieri in scatole ordinate, entro e li aiuto. Dicono che aiutare sia un fatto di egoismo,forse è vero ma ne ho bisogno,mi devo rendere utile,devo dare un senso a questa vita,deve avercelo un senso, mi amo per come sono fatta,per il mio carattere,per la capacità che ho di perdonare l'imperdonabile e andare avanti,per essere capace di vivere in pace. Mi amo e sperò che un giorno trovi qualcuno che mi ama,perchè se non ti ami tu come pretendi che gli altri lo facciano? Intanto mi faccio piccola piccola e corro nei prati,corro lontana dal mondo cattivo dei mostri,corro dove c'è pace,dove ci sono alberi.

Prima

Mi sentivo grande e indistruttibile,prima.
Credevo che non potesse succedermi nulla,mi sentivo protetta e al sicuro.
Avevo voglia di viaggiare e scoprire tutto,anche da sola,anzi soprattutto da sola.
"La ricerca di se" e credevo che mi sarei trovata. Ma lontano, non qui. Prima avevo la percezione che non esistesse nulla di tanto profondo e magico,mi sbagliavo alla grande. E poi un viaggio,qualcosa è andato storto e quando torni non sei più la stessa,non sei più tu. I viaggi cambiano le persone,il tempo cambia le persone,siamo tutti soggetti al cambiamento,e non sempre lo vediamo di buon occhio.
Pizza,Pasta e gelato per tornare in italia anche a miglia di distanza,ormai viviamo nella mondo della globalizzazione e le trovi ovunque queste cose,Pizza Pasta e Gelato e mi rifugiavo nel cibo perchè mi ricordava casa. La fine di ottobre e di giugno mi mettono in crisi,ogni anno succede qualcosa,sempre.
Non sono superstiziosa,ma sto iniziando a pregare e prima anche se andavo in chiesa ed ero più convinta di adesso non lo facevo. 
Mi sento piena adesso,adesso sto bene,sorrido con il cuore,sorrido perchè è bello sorridere e come dice martina "qualcuno si potrebbe innamorare del tuo sorriso",adesso sono in grado di amare e di apprezzare quello che ho,i momenti,gli amici e le esperienze. Tutto mi è servito. Da quel viaggio,oggi sono passati due anni,dal cambiamento in se un anno e dalla rinascita completa qualche mese, dal credere che posso fidarmi di chi ho accanto qualche settimana,dall'amore... ecco all'amore spero di continuare a crederci sempre è l'unica cosa di cui non ho mai dubitato. Tutto cambia c'è un prima e per ora questo è il mio dopo. E dopo questo sarà il mio prima,siamo fatti a capitoli. 

giovedì 27 giugno 2013

Ogni giorno

Sono qui ogni giorno,li chiamo e sono qui. Sono qui se ho bisogno ed io per loro farei di tutto.
Stiamo assistendo all'estinzione dei valori,ma loro no.Loro sono come me,noi resistiamo. Loro sono come li voglio io. Sono diversi tra loro,c'è chi è responsabile,anche più di me, chi ha paura e chi invece sa di poter affrontare tutto,c'è chi dice no e chi invece dice di si,c'è chi non ha ancora capito chi è o cosa vuole,ma c'è tempo... Ma siamo sempre noi.
"ci penso io a te" e so che ci sarete amici miei,e lo so perchè nonostante tutto lo vedi quando qualcuno soffre se gli amici ci sono,se sono disposti a tutto. E noi ci saremo,per noi ,sempre.
A domani,è una promessa.

Perchè il blog

Il blog è gratis, è tuo e ci puoi scrivere quello che vuoi... albero,mela,cuore,elicottero... le parole sono mie e posso parlare e dire quello che voglio senza essere interrotta,amo scrivere per questo motivo.

"Amo leggere le cose che scrivi,vanno dritte al cuore e ti fanno capire che esistono davvero persone che vogliono bene e che amano vederti sorridere"

E sono messaggi come questi,messaggi che non pensavi di ricevere che ti fanno capire che è importante tutto.
 Non so stare ferma a guardare,devo fare qualcosa, non mi piace essere spettatore ma parte della scena. Che vita è una vita vissuta per se? una vita in egoismo? Io amo condividere ecco perchè il blog,nel mio primissimo post l'ho scritto "nasce dall'esigenza di condividere con gli altri ciò che c'è di bello" ecco una volta nato sono passati 6 mesi ed è la cosa che è durata di più nella mia vita,credo di aver trovato la mia strada,credo che sia questa. Non scriverò per vendere,ma per capire. Scriverò nel blog e forse finirò il libro,ma non voglio fermarmi,voglio immortalare la vita,cosi come viene,con i cuori spezzati,gli amici feriti,le mangiate,i pomeriggi al prontosoccorso. Voglio bloccare tutto tra le righe del layout. Voglio che nessuno mi chieda più "perchè il blog?", non sono pazza,sono una blogger,ecco perchè il blog.

Arriva

Arriva il momento in cui con tutte le tue forze devi dire basta,devi essere ferma su te stessa e dire "eccomi,mi devo fermare". E fermati pure,piangi ,disperati,urla, litiga, e poi riparti da li. Riparti dal fatto che sei ancora viva,e in salute,riparti dagli amici che sono li per te sempre. Riparti perchè se no finisce che ti arruginisci.
L'amore a 18 anni è tutto o niente,e lo so anche io. Credi che non ci possa più essere nessuno che ti faccia battere il cuore in quel modo, farti sentire le farfalle nello stomaco,farti sorridere come una scema. E invece sai che ti dico, che ci sarà un altro,c'è perforza, un altro che magari sarà anche meglio,un altro che non ti lascerà senza spiegazioni, che magari lo spero per te,starà con te per sempre.
Però c'è una cosa che devi capire da sola, l'amore non è per tutti. Non tutti sono capaci d'amare così, c'è chi riesce ad amare solo se ricambiato e non ama mai fino in fondo. Si dice che in una coppia c'è sempre una persona che ama di più,ora credo che sia la frase più brutta del mondo,l'amore non lo pesi,come ti dicevo, a 18 anni l'amore è tutto o niente. Per noi è tutto, e soffriremo di più,avremo tante cicatrici, il cuore tenuto insieme con lo scotch. Ci saranno sbronze per dimenticare una storia andata male, ci saranno consigli che non avranno senso e questo capiterà ancora altre volte. Fino a quando non arriverà il prossimo e tu mi dirai "Hey Giù mi sono innamorata" e avrai dinuovo quello sguardo. E io sarò li con te. Perchè con gli amici si condividono gioie e dolori,quindi non esitare a chiamarmi,se ti dico conta su di me ,fallo,sempre. 
Arriverà il momento in cui avrai solo un bel ricordo di lui.

mercoledì 26 giugno 2013

Da zero a dieci. Zero la vita ti ha portato dove voleva lei. Dieci tu hai portato la vita dove volevi tu.

Frase dal film :da zero a dieci di Luciano Ligabue
Foto dal serial tv: Sex and the city

Crescete voi che sembrate farcela

Caro Giove,
se stai leggendo queste righe vuol dire che la Roulette Russa è andata male e che chi ha controllato la mia valigia ha trovato la lettera e te l'ha data. Giuro che farò di tutto per non andare fuori. Una Roulette Russa però è una Roulette Russa... e avrò diritto anch'io alla mia sera da rockstar, no? Ci vuole più coraggio ad affrontare la morte o affrontare la vita? Dipende. è ancora più difficile dirlo se nella Roulette Russa ci sei da più di 20 anni, come me. Quando ti attaccano una macchina per la dialisi 2 volte a settimana, ogni settimana... beh, è difficile fare tanti programmi sai? Pensa che i miei mi hanno chiamato Libero... fa un po' ridere no? Sapevi che per la medicina cinese tutta la nostra energia proviene dai reni? E pensa che a me dovrebbero fare un altro trapianto. Devo cioè farmi trapiantare un'altra volta l'energia di qualcun altro. Qualcuno, mi sembra Oscar Wilde, ha detto che essere immaturi significa essere perfetti. Beh crescete voi ragazzi che sembrate farcela. Io mi tengo il mio bel 10. Vado a vedere dove finiscono i ragazzi di 16 anni che saltano in aria per una bomba. Se lo trovo gli parlerò un po' di com'è andata in questi ultimi 20 anni, e deciderà lui se si è perso qualcosa o no. Salutami gli altri e non portarmi mai dei fiori. Casomai venite con una birra a raccontarmi le ultime stronzate che avete fatto.
Buona vita socio. 

Dal film "da zero a dieci"

Da zero a dieci

Con i voti cominciano appena nasci, se vieni fuori con tutti i pezzi a posto, se piangi abbastanza forte e se sei sopra i 4 kg ti puoi beccare persino un 10 altrimenti giù a scalare. Se sei precoce, se sei uno di quelli che iniziano a camminare e chiamare mamma prima dei dieci mesi... ti possono dare anche un 9-9 e mezzo... altrimenti anche li si scende. Inutile dire che appena cresci e vai all'asilo... beh... li si fa sul serio e i voti cominciano a fioccare A scuola, ovviamente, devi fare i conti con l'esplosione, la compilation, il festival dei voti! Forse però il peggio deve ancora venire… perché poi ti aspettano per darti il voto per le ragazze con cui esci, per la macchina che hai, per la casa in cui vivi, per il lavoro che fai. Siamo qui per prendere e dare voti… Non c'è niente di male….Se non c'è niente di male a smettere di fare ciò che vuoi per fare solo quello che ti fa avere buoni voti. Da zero a dieci ho un presente da... 6... meno... meno. Ho un appartamento di 85 metri quadri, cabina doccia con bagno turco, letto giapponese... ho un'ulcera e un'esofagite da 8 e mezzo… anche il mio passato remoto è da 8 e mezzo, quello più recente, da 6. Ho avuto un fratello che qui in paese era un mito, se n'è andato qualche anno fa… si chiamava Ivan ma nessuno lo chiamava così. Da più di 20 anni ho 3 amici che se volete ve li regalo tutti, anzi, se li portate via ci metto anche un motorola e il calendario con la Ferilli. Ho una moglie, Fabiana, una che ha mooooolta pazienza. Ho un furgone dell'82, ci vado a fare le serate di blues col mio gruppo (sempre più raramente). Ho una carta d'identità che ogni tanto consulto... beati voi se sapete sempre chi cazzo siete Ho anche altra roba ma sta a vedere che adesso vi faccio il mio settequaranta. Ho un futuro da 9 o da 4. Dipende da come mi alzo.

Dal film "da zero a dieci"

Non vi volete far prendere...

E non ci prendono...
E non ci prendono i 40 anni 
E non ci prenderà Bill Gates
E non ci prendono con i sondaggi
che non ci prendono con noi
E non ci prendono vecchie balle
Nemmeno nuove nostaglie
Ci hanno promesso un grande futuro
Poi ce l'han tolto
ci han detto "scusate"
e così sia...

Luciano Ligabue-Libera uscita, Film e canzone

martedì 25 giugno 2013

Quando la pioggia non viene da sopra,cade da sotto il tuo stesso ombrello
baby k.

Se potessi volare

Se potessi volare andrei via da questo letto, andrei dove nessuno puo vedermi, andrei via semplicemente.
Non vorrei che il mondo avesse visibilità e percezione della mia presenza. Vorrei che per un attimo tutti si dimenticassero di me, non vorrei lasciare tracce in nessuno,cosi che nessuno soffra della mia assenza.
Se potessi volare via lo farei ora,ora che il mondo è distratto.

sabato 22 giugno 2013

More money,more problems

Se vuoi avere successo basta scrivere verità ovvie e scontate,questo se vuoi la vita semplice.
Mi piace complicarmela la vita,scrivo quello che mi pare e non quello che gli altri vogliono leggere,non avrò mai tanto successo,ma non è questo che voglio dalla mia vita.
Potevo avere un pass per la platea numerata vicino ai vip e ho detto no,chi li conosce? preferisco i miei amici,sarò l'unica forse ma che me ne faccio di quattro foto con i vip? Gli amici invece,loro si che ci sono.
Puoi avere il successo,ma all'accrescere di questo diminuiranno le persone che ti amano,perchè il successo scatena più odio e invidia che amore,perchè rinunciare all'amore? al calore umano? perchè rinunciare per un po di soldi? E' meglio essere nessuno.

venerdì 21 giugno 2013

Non lo dimentico

Non mi sono scordata che oggi è il tuo compleanno,non mi spiace non essere li con te però,preferisco quando siamo sole e posso dirti tutto quello che voglio. Festeggeremo la settimana prossima,davanti a un pacco di biscotti. Eri bella ieri sera, ci siamo viste per cinque minuti, eri solare e felice, è bello vederti così.
Oggi èil tuo compleanno,sono le due meno venti e non rispondi al telefono,starete festeggiando. Farai 18 anni e non saremo insieme e nemmeno quando il farò io ci sarà,vai a scoprire se c'è qualcosa di meglio nel mondo tu,io resto qui. Ti racconterò cos'è successo nel mentre quando tornerai. Ci sono momenti fermi nel tempo,momenti in cui riuscivamo a condividere di più,nei quali quando piangevo perchè i jeans non mi stavano tu mi capivi sul serio,ora non siamo piu così,siamo cambiate ma ci vogliamo sempre bene.
Oggi è il tuo compleanno,quest'anno niente torta oggi con me. Auguri Giu

"sei una brava amica"

Ho chiamato lui perchè voi siete impegnati a farvi la guerra,gli ho chiesto di non farsi capire che ero io.
Gli ho chiesto se c'era tensione,gli ho chiesto di fare qualcosa per farvi calmare,mi ha detto "sei una brava amica" e non me l'aspettavo,perchè non ci ho pensato mai,ho dei pregi anche. Ho preso il telefono e ho cercato di aggiustare un po le cose,non ho nessun fine se non il bene di chi amo.
Qualcun altro però stasera non ha detto la stessa cosa,mi ha detto che non lo sono affatto ,credo che si sbagli, o abbiamo concezioni diverse di amicizia,anche se dopo 5 anni non credevo.Credo che starò ancora un po male per come questa persona si è comportata e continua a fare,credo che non è giusto lasciar correre sempre,ma anche che sarei capace di chiedere scusa anche se so di avere ragione,perchè sono fatta così, se tengo a qualcuno mi prendo io la colpa,sono l'anello debole. Se tengo a qualcuno chiamo e cerco di aiutare,non posso star ferma. Non posso non farlo.
Un amico è uno che quando sbagli te lo dice 

Non credo che mi stiano usando, non vedo il marcio in questa nuova amcizia. Mi affeziono troppo spesso,e riesco a voler bene veramente a pochi e a loro ne voglio,quindi questa persona che è stata mia amica per tanti anni,che ha detto di non volerlo essere più mi ha deluso. Chi mi ha detto che sono una "brava amica" mi ha sorpreso,e anche marco lo è "un bravo amico"che mi ha insegnato ad arrampicarmi sugli scogli. 
Tec,hai sbagliato.

Non so che dire

Ho fiumi di parole e consigli spesso,anzi sempre ma stavolta no,non so che dire. Ci sono in ballo sensazioni che non ho superato nemmeno io e non so come fare e che dire. Non una storia cosi però,  averci fatto l'amore questo no,questo è più difficile. 
Sono una sentimentalista,mi piace credere al per sempre,al saremo "amiche per sempre" mi dissero e lo dissi,ma ora non ci siete più. 
E' brutto da dire,ma lui non ci sarà più come prima,non più ti dirà "sei la mia vita" ,non ti aspetterà per ore perchè perdi tempo a farti bella per lui,non più saranno baci sotto la luna e le stelle. Non ti sveglierai trovando i suoi messaggi,non più.
 Stai male,troppo,vorresti sparire ma non puoi. Sai cosa c'è di peggio? che non è l'ulitma volta che ti succederà questa cosa. Pensa alla fine di un matrimonio,pensa alla morte,quelle sono fini peggiori,sono scelte di vita e castrofi che accadono però. Non ci sarà più tutto quello che c'era,potreste essere amici,ma ci vorrà del tempo,e ci vuole lealtà e sincerità. Sarai gelosa,morirai di gelosia e anche lui lo farà quando ti vedrà la prima volta con un altro. Ma forse non basterà questo a farvi tornare,non bastera manco il tempo forse questa volta. Non ha smesso di volerti bene,e nemmeno tu. E' la cosa più difficile al mondo lasciare chi ami,ma se lo fai per altrettanto amore e affetto è giusto così.

Abbracci

Fallo più spesso,abbracciami,e non sarà mai nessuno a dirti che non potrai farlo,nessun fidanzato geloso,non glielo permetterò. 
Abbracciami e fammi sentire che ci sei, dimmi chi sei,sempre, abbracciami e capiscimi come solo tu sai fare, abbracciami e fidati sempre,sono una brava amica. 
Abbracciami quando torno a casa,e quando mi spezzeranno il cuore ancora una volta,quando parlo troppo e quando lui farà lo stronzo,quando dovremmo prepararci per un esame e la casa sarà un inferno.
Abbracciami tutte le volte che vuoi,forse è solo questo che ci mancava,gli abbracci,ora sembra tutto piu normale, anche se sto una merda, abbracciami e fallo più che puoi.

Sai tenere un segreto?

La mia lingua si ferma quando parlate con me,quando mi dite non lo dire a nessuno. La mia lingua non si muove,conosce il mio cuore e il mio cervello,e sa che ci sarebbe una rissa tra stati d'animo e moralità,perchè a che essere amici è questo Cuore Testa e Lingua Ferma. 

Tu

Non ti posso prendere e sostituire. Tu sei tu e non ti voglio sostituire con nessun altro. Tu sei quello che chiamarei se avessi bisogno,perchè tu mi capisci come nessun altro. Tu sei la mia ancora,Tu sei un bacio con l'adrenalina,tu sei i miei segreti raccontati,tu sei il mio amico,sei tu e mi piace che sia così. Non voglio che cambi niente tra di noi,voglio che sia sempre così,voglio che siamo noi,con tutto quello che è stato,con tutto quello che sarà, casa nostra, i nostri nuovi amici, i nostri amori e tutto il resto,voglio che siamo sempre noi però,quei due un po matti,perchè siamo una cosa apparte io e te. Tu sei tu e io voglio che non sia altro che tu. Voglio poterti dire tutto,voglio che tu mi costringa a farlo quando ho paura. Voglio che tu ci sia,lo voglio davvero, non come fidanzato,come tu

lunedì 17 giugno 2013

Importante

Sapete cos'è importante? Amarsi
ma ci pensate a che fortuna avete? Non è una cosa semplice,trovare qualcuno che ami e che ti ami,che ti accetti anche se sei orgogliosa e ti vorrebbe sbattere la testa al muro ma invece va avanti perchè ti ama.
Pensiamo troppo spesso che le persone siano troppo uguali,mentre è difficile pensare che siano diverse.
Fabio Volo dice che "una donna felice non tradisce" ed è vero,nemmeno un uomo lo fa, tra essere felici e innamorati c'è differenza . Voi siete sia felici che innamorati ,quindi siete stupidi perchè non capite che siete nuovi, non ci sono delusioni ne tradimenti tra di voi,quindi è inutile pensare che ci possano essere,siete persone nuove che si amano,non lasciate che sia il passato a rovinare il presente,perchè se no non c'è un futuro insieme.
L'amore rende stupidi e a volte si fanno e si dicono cose che non hanno nemmeno senso,si chiama stato confusionale post trauma ed è lo stesso che hai dopo un incidente,ecco ora che siete qui e starete leggendo cercate di capire che l'orgoglio non serve a un cazzo,non serve essere gelosi e rinfacciare, non serve criticare l'altro,non serve a nulla. Io vedo come vi guardate quando siete insieme,e l'espressione che avete quando l'uno parla dell'altra e viceversa quando uno dei due non c'è. Perchè rovinare tutto questo? Pensate che sia davvero così importante essere gelosi e sospettosi di qualsiasi cosa,litigare sempre? Ma fregatevene della scuola,e di tutto il resto è normale avere opinioni diverse! 
Sapete cos'è importante?Amarsi e basta.

Una cretina che all'amore ci crede ancora. 

Mi manchi

Quando ti manca qualcosa non la quantifichi,non dici mi manca un decimo,non puoi. O ti manca o no.
E tu mi manchi,manca il senso di ridere,il senso delle cose senza senso. Manca il tempo,le ore e le mezz'ore,i minuti al ritorno,manchiamo di noi. Manca il sapere di esserci sempre per forza,perchè è impossibile non esserci,manca. 
Mi mancherai ancora di più tra un po,quando il tempo e la lontananza faranno il loro corso.
Quando manca qualcuno lo capisci, perchè c'è almeno un momento della tua giornata in cui ci pensi intensamente, in cui pensi "se fosse qui...
Quando manca,manca... non puoi colmare il vuoto con un sostituto, se lei manca non sara un altra a prendere il suo posto. Passano tante persone nella nostra vita,nessuna prende mai lo stesso ruolo,perchè le persone sono uniche in pregi e difetti non trovi copie ma somiglianze magari nel carattere, ma se manca manca.
E tu si,mi manchi.

sabato 15 giugno 2013

Fallimento dell'amore

Mia cugina si è sposata,mi fa un po strano però è così. Di solito non mi piace ascoltare le prediche in chiesa ma stavolta ho ascoltato per filo e per segno ogni parola. Il prete ha definito la fine di un matrimonio un "fallimento dell'amore" e non c'è definizione piu corretta.
 I matrimoni,le storie in genere finiscono perchè l'amore fallisce. Che potere assurdo ha l'amore? Muove tutto e tutti,l'amore rende liberi ma anche schiavi. 

tieniti le cose per te

Non mi è mai piaciuta questa cosa del "tieniti le cose per te" mi piace condividere con gli altri,forse ho sbagliato in tutti questi anni, ho sbagliato a confidare sogni e segreti, perchè poi sommando resto un po delusa da tutto. Non potrei fare altrimenti però, non sarei in grado di vivere in silenzio, di non sentire il rumore delle parole, il silenzio non fa per me.Mi piacciono gli sguardi di intesa che non hanno bisogno d'altro, gli sguardi che dicono "tranquilla che passa tutto,io lo so" ,mi piace il conforto,se mi tenessi tutto per me non avrei complicità con nessuno. Tirando le somme però per me non ho tenuto niente, ho condiviso tutto. E ora che si fa ? si cambia? mi tengo tutto dentro? imparo? ... 

venerdì 14 giugno 2013

Io sono altro

Altro che bei vestiti e trucchi,io amo stare in pigiama o in tuta. Odio i tacchi e le scarpe scomode,quanto vale stare con i calzini o a piedi nudi,mi piace la vita comoda,quella dei capelli legati e non della messa in piega,mi piacciono i baci e gli abbracci,mi piace perdermi e poi ritrovarmi nei gesti, mi piacciono le attenzioni. Altro che grandi firme e passeggiate in centro,a me piace stare sotto le coperte e parlare al telefono,le lunghe chiacchierate non quelle di pettegolezzi ma quelle dove ci si spoglia e ci si racconta,quelle dove ci si fida,quelle che non vorresti dovessero terminare. Io sono altro che buona salute,mi ammalo per poco,ecco che la febbre anche stasera sale,ma sono una fan dei farmaci e ormai so cosa prendere e in che dosi. Me la potrei cavare sempre da sola ne sono certa, a livello metodico sono ben messa ,è per le emozioni che ho bisogno deglil altri,per le emozioni che mi sento viva. Io sono altro. Non so se meno o di più,ma sono certamente altro. Vuoi dell'altro?

In un secondo tutto può cambiare e niente resta com'è


giovedì 13 giugno 2013

Tengo tutto

Non ci tengo a vivere con l’impermeabile, non voglio essere come quelli che gli scivola tutto addosso, voglio trattenere qualche goccia, ridere e incazzarmi sotto la pioggia.
Io non ho trucchi da passarti, ho solo capito che fa parte del gioco quest’altalena di sentimenti, tra un vaffanculo e un grazie, ho capito che ci si deve accettare così, sensibili, vulnerabili, a volte coglioni. No, niente impermeabile, l’impermeabile lo lascio a quelli che sono programmi, non hanno pelle. L’impermeabile lo lascio a quelli che hanno tante strategie e poco istinto, a quelli che, se crepano o ricevono un bacio, fanno la stessa faccia.
Io voglio ridere e incazzarmi sotto la pioggia.
Chi è sensibile soffre di più? 
Sì, ma gode meglio.

Giulia Carcasi



Non puoi

Non puoi sempre alzarti e correre da quella persona che ti manca
A volte puoi solo fartela mancare

Francesco Roversi

mercoledì 12 giugno 2013

L'importanza di fare l'amore

Ai tuoi amici racconterai di tutte le ragazze che ti sei scopato. Gli dirai di tutte le posizioni che hai sperimentato, di tutte le cose più assurde che ti sono successe a letto, di quante volte in una sera hai fatto sesso.

Mentre, invece, terrai per te tutte quelle volte che hai fatto l’amore e non del semplice sesso. Terrai per te, tutte quelle volte che hai sentito un brivido nella schiena incrociando un paio di occhi. Non parlerai delle ragazze con cui non sei riuscito ad andare a letto ma che t’hanno incrinato le ossa con un bacio. E non racconterai nemmeno di quella volta che avresti voluto dimostrare qualcosa di più, ma non ne hai avuto il coraggio o il tempo o, forse, lo hai sprecato.

Ma mentre i primi racconti sono destinati a confondersi tra loro, a sbiadirsi e addirittura a perdersi nei meandri della mente, i secondi sono quei ricordi che ti porterai sempre dentro e che ti sorprenderanno nei momenti più impensati. Li terrai per te, li custodirai come segreti preziosi, semplicemente perchè, pur raccontandoli a qualcuno, nessuno sarebbe in grado di capire.

- cit.

una poesia

Dicono che voi andate avanti a musica, che non parlate altre lingue, solo quella.
Sarò ottimista, sarò positiva, sarò stupida…
…io ci provo: vi scrivo una poesia, una sul serio. 
Ve la scrivo perché parla di voi, perché voglio che ve la mettiate in tasca per ritrovarla quando ne avrete bisogno. 
Dicono che i ragazzi non leggono più.
E allora li costringono a mettere sotto il naso pagine e pagine.
Quanti libri vi hanno assegnato da leggere per settembre? 
A me, un’estate, ne hanno dati sette. 
Io dico: ma come si fanno a leggere sette libri in due mesi?
L’ho fatto, però ho scansato l’ aroma del sale, i granelli della spiaggia, il solletico del mare sotto i piedi, l’invito di un ragazzo a un falò. 
In alcuni momenti ti viene da odiare la letteratura. In altri ti senti che le parole di un libro sono le uniche possibili per spiegare quello che tieni dentro.
Ci sono poesie che valgono una canzone, forse più di una canzone. 
Dicono che i ragazzi non leggono più.
Io ci provo. 


Lentamente di Pablo Neruda 

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle 'i'
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.



Fatevi sentire, smentite chi vi sminuisce.

Giulia Carcasi

perchè si dice addio (dal blog di Giulia Carcasi)

Mentre le ragazze della mia età facevano coi maschi prove di volo, io facevo prove di abbandono.
Dopo venti giorni di cinema, pizza, normalità, avvertivo l’urgenza di non vederli più.
Ricorrevo all’addio tramite sms: “Non funziona”, come si trattasse di un elettrodomestico.
Un introverso mi rispose con uno squillo e sparì nel nulla.
Un logorroico mi scrisse una lettera di cinque pagine in cui mi avvertiva che un dipendente era stato risarcito dall’azienda perché licenziato tramite sms, concludeva con: “Quanti danni morali dovrei chiedere io a te?”. Ora fa l’ avvocato.
Un ricco mi comprò un cellulare molto costoso per convincermi a richiamarlo. Non accettai: mi piacciono i regali, non gli investimenti. Ora lavora in Borsa.
Un mammone, che mi aveva invitato a casa sua per presentarmi, mi rispose “Mia madre ha preparato il pranzo, che le dico?”, gli consigliai di dirle che non avevo appetito. Ora le presentazioni le fa al ristorante.
Con loro ero stata prevedibile, inaffidabile, seriale: mai una foto insieme, una promessa, un ripensamento. Eppure, se li incontravo per caso, ci tenevano a fermarmi, volevano a tutti i costi offrirmi un caffè, azzardavano un contatto, mi chiedevano perché fosse finita, io mi chiedevo perché fosse iniziata, perché non m’insultassero, perché non sentissero l’oltraggio, l’orgoglio, l’abbaglio.
Avevo detto addio prima della fine: io per loro non avevo fatto in tempo a diventare stanchezza, ero rimpianto, voglia intatta, e loro per me non avevano fatto in tempo a diventare mancanza.

Ti ho conosciuto in pizzeria, a un cena universitaria. Stavi seduto accanto a una ragazza, lei era di Latina, ma sosteneva che sua nonna era regina d’Etiopia, tu la guardavi perplesso. Ho preso posto accanto a te, ho pensato: sei tu. 
Un giorno quando racconterai ad altri il nostro inizio dirai che stavi parlando con una principessa ed è venuta a infastidirti una “zanzarina”, io ti dirò zanzarina a chi?, ma nei tuoi diminutivi sentirò il sollievo di non dover essere grande. Ci siamo rivisti un diciotto maggio alle diciotto, alla fine delle lezioni mi aspettavi. Hai chiesto il mio numero di telefono a un’amica comune e io l’ho rimproverata per avertelo dato.
Paura di te, delle nostre notti passate a passeggiare a vanvera per Roma, sai?, mi sembra che certe piazze e certe strade le abbiamo viste solo noi, non le ho più trovate. Mi hai portato in ristoranti sofisticati, ma dal Cinese ti sei fatto coraggio e m’hai baciato. Due giorno dopo ho provato a lasciarti: “Non funziona”, ti sei piantato sotto casa mia, hai pianto, hai detto “Aggiustiamola” e ci abbiamo provato.
A insegnarmi come si tiene e si lascia tenere una mano ce n’è voluto, io bravissima a scansare, mi prendevi la mano, indicavi un’insegna e dicevi “tienimela fino a lì, manca poco”. Ho cominciato a cercare la tua mano prima che tu prendessi la mia. Abbiamo noleggiato cento film, non ne abbiamo seguito uno, abbiamo smesso di camuffare i nostri difetti, la discesa del mio naso, la tua altezza, i tuoi capelli arrabbiati, i miei più arrabbiati dei tuoi, il tuo ginocchio, la cicatrice che ho vicino all’orecchio, “bella questa malformazione” hai detto passandoci il dito sopra ed era come se la disegnassi tu in quel momento, ti ho detto “allora è una benformazione”. Abbiamo costruito un vocabolario nostro, di parole minuscole ed esagerate, di progetti fatti, un figlio coi capelli inevitabilmente arrabbiati e i denti a perle, tu gli insegni a guidare la macchina ma io gli dico di andare piano, io gli scrivo le favole ma tu gli spieghi come si sogna. 
I venti giorni erano scaduti da mesi, anni, non tenevo più una contabilità precisa. La voglia restava intatta e cresceva invece di diminuire. E mi mancavi anche quando c’eri.
M’hai dato un anello, ti ho detto “è largo” senza nemmeno provarlo.
In chiesa ci tenevi ad andare insieme, io non ero praticante, non lo sono, però una volta ti ho accontentato. Il prete recitava il primo comandamento: “Non nominare il nome di Dio invano.”
Il nome di Dio invano non l’avevo mai fatto, ma di addio invano ne avevo detti tanti e dentro di me ho giurato di non aggiungerne un altro.
La nostra prima foto ce l’ha scattata un marocchino. Io ho provato a dire no, niente foto, ma tu ci tenevi, hai fatto quella faccia, quando facevi quella faccia io pensavo sempre “perché no?”. È il mio compleanno, mi hai regalato il bracciale col cuore, quello che guardando una vetrina ti ho detto che mi piaceva e tu sei stato attento. Siamo nella stessa immagine: io pallida, quasi trasparente, tu scuro; io col broncio costante, tu che sorridi e non serve chiedertelo. A guardare bene, ci separa un’interruzione, un precipizio, uno strappo netto: l’ho fatto io una sera in cui volevo cancellare le nostre prove e un attimo dopo già l’aggiustavo con lo scotch. La foto l’ho messa in una scatola insieme al bracciale col cuore, all’anello, a tutte le lettere e le parole che non c’assomigliano più. 
Ma forse un gesto è solo un gesto e una frase è come tante, è chi la sente a caricarla di significato, cerco di convincermi ogni volta che un ragazzo mi fa una carezza, le mani sono mani, le tue, le sue, quelle di un altro, che differenza fa?, lui segue i miei lineamenti, scende sul collo, poi risale, si sofferma sulla cicatrice che ho vicino all’orecchio, penso: la benformazione, e scanso la sua mano infastidita. Vorrei che le parole per me non avessero tutta questa importanza, vorrei che non m’incatenassero a chi le dice, a chi le ho dette.
E maledico i ricordi felici perché fanno più male di quelli feriti.
Mi tornano in mente le vacanze estive, l’immagine di me bambina, il bagno al largo. Gli altri nuotavano dandosi slancio in lunghezza, con movimenti fluidi si mischiavano alle onde, seguivano la corrente, io m’immergevo quasi perpendicolare all’acqua, spingevo coi piedi, tenevo il respiro, volevo misurare il fondo, toccarlo, prendere una manciata di sabbia e portarla in superficie. Risalivo in modo scomposto, gli occhi rossi, il fiato grosso, stringevo la sabbia bagnata in pugno e mi sentivo più forte, sapevo cos’era il fondo, ero capace di toccarlo e risalire, la corrente fino a quel punto era un pericolo che sapevo gestire.

Ho la gastrite, ma la Coca non rinuncio a berla: me la facevi trovare già sgasata, prendevi un cucchiaino e le davi una girata. Ti ho amato per queste accortezze, per le sciocchezze che mi venivano concesse, perché non volevo essere saggia, volevo essere stronza e ragazzina. Ti ho amato perché certe volte non riuscivo a essere forte, volevo solo scivolarti tra le braccia e sentirti dire tutto passa, tutto passa, pure se non era vero, tutto passa, tranne noi, certo, tranne noi. Ti ho amato perché se non mangiavo avevo qualcuno che mi sgridava, perché mi mettevi a tradimento lo zucchero nel tè, perché se mi estraevano i denti del giudizio e avevo la faccia gonfia, mi volevi baciare uguale, perché insistevi per vedere i film horror e poi eri il primo a spaventarti, perché dopo un anno ancora ti spiegavo come arrivare a casa mia e tu alzavi gli occhi e ripetevi “la strada la so”, perché se camminavamo per strada curvavi le spalle per sembrare più basso e io salivo su ogni gradino possibile, perché se mi abbracci scompaio, perché una volta in macchina mentre ci stringevamo ti sei scordato d’inserire il freno a mano e abbiamo tamponato, perché quello che era normale diventava speciale, perché eravamo uno pure se eravamo due, ma soprattutto ti ho amato perché tu mi hai amata.
Paura di te, della corrente. Eravamo al largo, così al largo, dov’era il fondo?, dove la fine?
Sempre meno mia e sempre più tua. Dov’era il controllo? Dove l’autonomia?

Da quando ti ho lasciato, con un sms, mi comporto come se potessi incontrarti ovunque: a una mostra, una presentazione, in qualunque luogo pubblico mi trovi, tengo fisso lo sguardo sulla porta, aspettando di vederti entrare, cerco di farmi trovare sorridente, in buona compagnia, tra persone di successo e se qualcuno mi parla sottovoce e si fa audace, penso: se solo entrassi adesso, adesso, in questo momento, sarebbe un quadro perfetto.
Da quando ti ho lasciato, ogni mio momento è recitato come se tu dovessi assistere.
Lavoro vicino casa tua, ma allungo la strada per non passare lì sotto, ho il terrore d’incontrarti insieme a qualcuna, le tue mani sui suoi fianchi, vedervi attraversare la strada in fretta, con la certezza di finire sul letto e addormentarvi stanchi.
Ma ci s’incontra anche in una città enorme e senza farlo apposta: ci vediamo all’ospedale, io sono radioattiva, ho appena fatto una lastra, tu esci da un esame. Non ci tieni a fermarmi, non mi offri il caffè, a stento un cenno, mi dici parole indegne di te e di me, di noi, vorrei spiegarti, ma spiegarti cosa?, che la paura dell’abbandono fa fare cose assurde, che per paura di sentirsi dire addio un giorno, si pronuncia per primi e subito, mi chiedi “come stai?” e finalmente lo ammetto “male”, mi guardi tutta e dici “non sembra”, “tanto tu sei forte, sei saggia”, sì, io sono forte, sono saggia, “tu non ce l’hai il cuore come tutti gli altri”, già, io non ce l’ho il cuore come tutti gli altri, perché io ne ho uno solo di cuore, gli altri ne hanno almeno uno per ogni occasione.
Mi accompagni alla macchina, salgo, provo a mettere in moto. Niente. Provo di nuovo, provi anche tu ma il risultato è lo stesso. Non ho vinto io, non hai vinto tu. Spingiamo la stessa macchina che non è partita, non ha funzionato e non si sa perché, dev’essere la batteria, la benzina c’è, i presupposti per andare lontano c’erano.
Spingiamo e parliamo, le tue parole affilate, le mie così vaghe.
Penso: ti sto dicendo mille frasi adesso, ma vorrei dirtene solo una e non riesco.

the best has yet to come..

E penso che questa generazione usi troppi trucchi per calmarsi,non ha il coraggio di viversi

Giulia Carcasi

Dicono che chi semina prima o poi raccoglie...

Forse ho seminato male,forse non c'è stato abbastanza sole,però è tanto che aspetto e non cresce niente.
L'albero dei sogni non vuole dare i suoi frutti.

Giulia Carcasi

Preferisco...

Preferisco ascoltare il mio cuore che soffre, invece di farlo stare zitto con qualche droga
Ma le stelle quante sono-Giulia Carcasi

La tua camera

C'è un solo posto al mondo che custodisce i tuoi sogni (quelli di giorno e quelli di notte), i tuoi pensieri, i tuoi scarabocchi e la tua vita fino a qua. No, non è il cuore!
Un posto che sicuramente un giorno lascerai, senza manco troppa fatica, ma che ora guai a chi te lo tocca: è la tua camera

Smemo Redazione

martedì 11 giugno 2013

Il sesso lo puoi fare con tutti,l'amore invece no

Giulia Casella

Una difficile

"Tu sei una che fa tutto difficile" dice Giorgio
E me lo dice anche mia madre
E lme o dice anche Carolina
Ok,avete ragione sono una che fa tutto difficile.

Ma le stelle quante sono
E penso che basterebbe così poco per baciarlo,
E penso ma non agisco,è la pratica il mio problema

Ma le stelle quante sono 
-G. Carcasi


lunedì 10 giugno 2013

Meravigliosa vita

"Quando la gente ti dirà che hai sbagliato... e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fregatene. Ricordatene. Devi fregartene. Tutte le bocce di cristallo che hai rotto erano solo vita... non sono quelli gli errori... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca... io questo l'ho capito, il mondo è pieno di gente che gira in tasca con le sue piccole biglie di vetro... le sue piccole tristi biglie infrangibili... e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo... sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino... ci si vede dentro tanta di quella roba... è una cosa che ti mette l'allegria addosso... non smetterla mai... e se un giorno scoppieranno, anche quella sarà vita, a modo suo... meravigliosa vita."

 Alessandro Baricco

sabato 8 giugno 2013

Una canzone

Ray Charles - All I ever need is you
Una canzone è capace di fermare un attimo e farlo suo. Una canzone che accompagna un momento della vita come in un video clip musicale. Una canzone è molto di più che quattro note e parole.Una canzone se ti entra nel cuore e una persona speciale,non la dimentichi più.

Yes.

Il bello viene quando qualcuno nonostante il tuo peggio decide di restare.
E contibua ad amarti e a farti sentire unico anche così..

Per la mia medicina non c'è ricetta

Se potessi far tornare indietro questa lancetta,
la mia lingua ti ha tagliata,è una lametta,
saresti qui vicina ora,
Sai per la mia medicina non c'è ricetta

Vorrei ma non posso,le vie del signore sono finite,ho sette peccati non sette vite.
Se potessi mandare le parole e le azioni in Reweind e non lasciarti andare,non l'avrei detto mai ,non l'avrei fatto mai.

Tornare indietro- Gue

In orbita

Hai la medicina che mi salva, sta volta
La notte, i suoi sicari bussano alla porta
La testa è troppo calda, il cervello si sfalda
Rimpianti trecento, Sparta!
Ed ogni sentimento è imperfetto
E io sono assuefatto all’effetto
Faccio suonare il metal detector
Perché di ferro ho il cuore nel petto
Ogni mancanza va colmata con una sostanza
Un’astronauta in orbita dentro alla stanza
E qua da noi il Diavolo ha più seguito
Il Destino me lo gioco a carte di credito
Nell’hotel dalle finestre che ridono
Solo i corrotti sopravvivono
Tu vuoi vedere un nuovo giorno, si, io no
Le nostre labbra unite, le lingue che stridono
E ricomincio ancora

Gue