E ho volato talmente in alto che ho visto il sole,talmente in basso che ho sfiorato il mare, e a volte ho toccato il suolo. Ho toccato cielo e terra, ho toccato la vita, l'ho afferrata e l'ho sentita scorrere dentro insieme al sangue nelle vene. E stasera resto qui, dopo 12 mesi, resto ancora qui. E' il progetto piu' lungo. Quello piu' sentito. E' il mio blog. E' la mia vita, a volte censurata un po, oscurata dietro metafore o storie di qualcun altro,ma sono sempre le mie emozioni quelle, sono sempre io che imparo a volare, o se lo vogliamo dire meglio imparo a vivere. Quando vieni al mondo si scordano il libretto d'istruzioni, e ci dovrebbero essere i tuoi genitori ad insegnarti a farlo, ma è una verità a metà, loro devono ancora capire la loro. E' la vita maestra di se stessa in realtà.
Credevo sarebbe durata poco, una cosa di qualche settimana ,mese al massimo, invece è già passato un anno, un anno che si può dire mi ha stravolta, mi ha rigirato come un calzino e mi ritrovo con un carico nuovo e inaspettato addosso.
Arrivano conferme,che ciò che faccio merita. Tutto ciò che faccio. Il mio impegno nel rendere il mondo un po meno brutto, un po piu' buono e sincero, e non è un sogno di natale,è il mio costante impegno.
Pochi giorni fa è morto Mandela, premio nobel per la pace. Si deve essere dei santi per vincere quel premio. Mandela è la dimostrazione che basta poco per rendere il mondo un posto migliore. Anche se quello che ha fatto lui non è sicuramente poco.
E stasera sono i pensieri di riflessione di un carico di volo ed esperienza, sono i pensieri di nessuno. E nessuno acceca polifemo.
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