mercoledì 20 novembre 2013

Torni da me?andiamo a prendere un gelato?

Ero seduta su una panchina,aspettavo il bus per tornare a casa,ero come incantata dai colori dell'autunno e fissavo gli alberi. E' una cosa che faccio spesso,gli alberi hanno qualcosa di potente,di magnifico,di grandioso. Poco più in là c'era una bambina con suo padre,poteva avere più o meno 5 anni. 
"Papà andiamo a prendere un gelato?" ,nemmeno il tempo di sentire quelle parole e ho alzato il volume dell'ipod,non volevo sentire la risposta. Non volevo rubare quel momento loro,ne volevo riviverne dei miei.
Ho alzato il volume distolto lo sguardo ed iniziata la canzone successiva. Ma tutto riporta a quel pensiero.
Perchè ci sono cose che si prendono carico di significato che non gli appartiene,ci sono cose che diventano simbolo. E la mia testa è tornata a tanti anni fa...
"Papà andiamo a prendere un gelato?"
"Amore non è possibile,devo andare via"
"Ma quando torni? Torni da me?"
"Non lo so quando torno"

Hai imparato a essere padre ,ma dopo di me. Abbiamo imparato a parlarci,a incontrarci,a vederci.
Funzioniamo a puntate però, mi manca la continuità, mi manca quel saperti a casa quando torno da scuola,quel saperti li che dormi sul divano,che prendi il caffè. Mi manca l'idea di averti ancora qui.
E la casa non è più come l'hai fatta tu,è rimasto il parquet. Il legno,lo stesso legno che guardo negli alberi,il legno resiste. Non dura un gelato,il legno resiste, il legno non mostra cedimento,si spacca da dentro ma resiste.E io sono così...Ho imparato ad essere così,forse sto ancora imparando... Sto ancora imparando a non sentire mancanze. Sto imparando a vivere nel mondo,potevi dirmelo che il mondo era cattivo...
Ciao Papà...


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