Ci spiamo tra un banco e un altro come se dovessimo dirci ancora qualcosa. Come se non avessimo già detto tutto. E pur non parlandoti da tempo,riesco ancora a capire cosa pensi.
- E di noi? cosa ne è stato?. Cancello il messaggio e spengo il cellulare. Questi maledetti telefoni.
Siamo schiavi,della tecnologia. Ma noi siamo sempre stati un po diversi?non credi?
Sempre con la testa per aria,io più di te forse. Sempre così,a cercare di vedere il mondo in un altra prospettiva,ma ci sono riuscita con un altro.
Noi ci spiamo tra un banco e un altro come se il tempo non fosse passato. La campanella suona e siamo tutti fuori,nessuno perde un minuto in più in quell'aula. E' il primo giorno di scuola e nell'aria c'è ancora voglia di mare,di estate. Ma la mia estate non sei tu,il mio sole di agosto.
Scivolo via dalla porta senza fare alcun rumore,mi sento fuori luogo. Mi sento i tuoi occhi addosso e ancora una volta scappo. Non resto,vado via veloce. Corro,senza musica nelle orecchie,senza ripensamenti,vado via perchè so che non voglio più stare li e soprattutto non voglio più te.
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