mercoledì 30 gennaio 2013

Come in volo

Volo,mi libro nel cielo
Guardo il sole splendere e cerco
di non avvicinarmici troppo
anche se è tale la tentazione
da spingermi sempre più in alto.

Non voglio cadere al suolo come Icaro
Volo,Lontana dal mondo
Lontana dal bene e dal male
Lontana da tutto e tutti
Volo in libertà,volo.

Sento la mia anima prendere aria
respirare
finalmente respirare,lontana da angoscie
Lontana dalla sofferenza ,provo gioia
nel girare a vuoto,senza meta
nel perder tempo,nel guardare la natura

Gioisco,guardandomi intorno
senza udire voci,grida e rimproveri.
Credo di essere felice

Forse però mi manca,
mi manca sentire la pioggia sulla pelle
mi manca stare ad ammirare gli sbagli
miei e degli altri,imparare e sbagliare ancora
mi manca la condizione umana di vivere e soffrire
e amare. Mi mancano voci e suoni familiari.

Come in volo, dalla terra volo,
sogno e cerco di arrivare li dove,con il corpo non posso
Il corpo è prigione diceva Pitagora.
L'anima deve essere libera di volare e di vivere.

Julia Pigeonhole

Sarai un uomo se..



Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo
;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;


Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita; 

Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".


Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, 
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, 

E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling

Il futuro è nelle vostre mani


E capisco che violenza genera violenza. Se voi vivete in un mondo che sentite violento, reagite con violenza. Lo capisco.

Devo dire, negli ultimi trent’anni, non ho letto i vostri giornali, non ho visto la vostra televisione, non ho un telefonino, ho un modo diverso di comunicare per cui certo che sono diverso.

Lo so, la vostra vita non è facile; voi avete il senso di essere isolati, che il mondo non è vostro. Certo che uno legge il corriere dello sport, perché quello di cui parlo gli pare un problema che non lo tocca. È frustrato perché il mondo è di quegli altri: di quelli con la cravatta, di quelli che hanno il potere, di quelli che hanno i soldi. E lui si deve consolare con una piccola cosa: la sua amica, un viaggio al mare, una pizzettina. Il mondo è degli altri.

E il mio messaggio ragazzi è questo: Il mondo è vostro! Potete cambiarlo, non fatevi intrappolare in ruoli che non vi piacciono, perché si può fare l’avvocato, il medico, il giornalista, lo psicanalista, il muratore, il fabbro.. Lo si può fare amando quel che si fa. E si può in ogni professione: inventarsi un margine di personalità, farlo con passione e con amore.

Ve lo garantisco, l’ho fatto io ed è possibile per tutti. E il mio messaggio ragazzi è questo: il mondo è vostro!
Tiziano Terziani

sabato 26 gennaio 2013

Libertà

 
Forse la libertà poi non è nemmeno poter fare ciò che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di sé stessi.
Fabio Volo
 

giovedì 24 gennaio 2013

Sono le piccole cose...

Sono le piccole cose che ti fanno vedere le persone in maniera diversa.
Oggi ho insegnato a mia nonna ad aprire una nuova pagina su google,per me una cosa banalissima, per lei complicata,aveva paura di rompere il computer. 
Non ci rendiamo conto che le cose che per noi sono scontate per gli altri poi in realtà non lo sono,almeno non sempre. 
Sono le piccole cose che ti fanno sentire importante,speciale.
Sono le piccole cose che ti lasciano in faccia un sorriso da ebete per tutto il giorno. 
Oggi,se mi faccio due conti,sono successe tantissime cose, la maggior parte belle. Belle perchè io le ho volute vedere così. è come vediamo le cose che le rende belle o brutte. 
Il sorriso di tua madre,un abbraccio di tuo fratello, un cioccolatino di un caro amico,un pomeriggio a scherzare con un'amica, una passeggiata anche se breve fondamentale per riflettere. 
Ecco non mi soffermo mai su tutto ciò che mi capita durante una giornata. 
Bisognerebbe farlo tutti,tutti i giorni per non sentirci mai soli e inappagati. 
Abbiamo tanto ,tutti,solo che non è la stessa cosa per tutti quindi è difficile identificarlo.
Non bisogna angosciarsi con la continua ricerca delle cose. 
La felicità sta nelle piccole cose.
sSGiulia Casella

martedì 22 gennaio 2013

Non respingere i sogni



- Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono essere realtà, se il sogno non finisce. 
La realtà è un sogno. 
Se sogniamo che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua, è un sognare, l'acqua, cristallina. 
La realtà traveste il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa, se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. 
Sognare è il mezzo che l'anima ha perché non le fugga
mai ciò che fuggirebbe se smettessimo di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

P.Salinas

Istanti



Se potessi vivere di nuovo la mia vita. 
Nella prossima cercherei di commettere più errori. 
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più. 
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato, 
di fatto prenderei ben poche cose sul serio. 
Sarei meno igenico. 


Correrei più rischi, 
Andrei in più luoghi dove mai sono stato, 
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto 
Ma se potessi tornare indietro, cercherei 
Io ero uno di quelli che mai 
Se potessi tornare a vivere 
Farei più giri in calesse, 

farei più viaggi, 
contemplerei più tramonti, 
salirei più montagne, 
nuoterei in più fiumi. 

mangerei più gelati e meno fave, 
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari. 

della loro vita sensati e con profitto; 
certo che mi sono preso qualche momento di allegria. 

di avere soltanto momenti buoni. 
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita, 
di momenti: non perdere l'adesso. 

andavano da nessuna parte senza un termometro, 
una borsa dell'acqua calda, 
un ombrello e un paracadute; 
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero. 

comincerei ad andare scalzo all'inizio 
della primavera 
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno. 

guarderei più albe, 
e giocherei con più bambini, 
se mi trovassi di nuovo la vita davanti. 
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo. 
J.L.BORGES

Lentamente muore...


Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia,chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi,quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e’ infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,chi non si lascia aiutare;chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.Evitiamo la morte a piccole dosi,ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita’.
Martha Medeiros

Amicizia

Ho amici che non sanno quanto sono miei amici,non percepiscono quanto amore io provi per loro ,quanto siano necessari per me. L'amicizia è un sentimento più nobile dell'amore,questo fa si che il suo oggetto si divida tra altri oggetti mentre l'amore è prescindibile dalla gelosia e non ammette rivalità. Potrei sopportare ,anche se non senza dolore,la morte di tutti i miei amici,ma impazzirei se morissero tutti i miei amici,anche quelli che non capiscono quanto sono miei amici e che non capiscono quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza. Non cerco alcuni di loro,mi basta sapere che esistono,questa semplice condizione mi incoraggia  a proseguire la mia vita,ma proprio perché io non li cerco con assiduità non posso dir loro quanto li ami,loro non mi crederebbero.E a volte, quando li cerco ,noto che loro non hanno la benché minima nozione di quanto siano necessari ,di quanto siano indispensabili nel mio equilibrio vitale,perché loro fanno parte del mondo che io faticosamente ho costruito e sono divenuti il mio pilastro per la vita,se anche uno di loro morisse io diventerei storto,se morissero tutti io crollerei e per questo che a loro insaputa io prego per la loro vita ,mi vergogno per questa preghiera rivolta al mio proprio benessere ,forse frutto del mio egoismo. A volte mi ritrovo a pensare a qualcuno di loro ,quando viaggio ,quando mi trovo davanti a posti meravigliosi ,mi cade una lacrima perché non sono con me a condividere quel piacere. Se qualcosa mi consuma e mi invecchia è perché la furibonda ruota della vita non mi permette di avere,mentre parlo,mentre cammino,vivendo, tutti i miei amici e tutti quelli che forse sospettano o forse non sapranno mai che sono miei amici.Un amico non si fa , si riconosce.


Video di YouTube

lunedì 21 gennaio 2013

La valigia dei sogni...



C'è chi i sogni li mette nei cassetti,ma li c'è il rischio che si impolverino.Quindi io preferisco metterli nella valigia.Un valigione per la verità, vorrei avere tante vite o una vita tanto lunga per poter fare tutto. Ma come si selezionano i sogni? con che criterio do più importanza ad una cosa rispetto ad un altra. non lo posso fare certo in maniera razionale,si perderebbe il senso dei sogni.
Metto tutti i sogni nella valigia e li porto in giro con me per evitare di dimenticare dove li ho messi,li tengo lì. 
Ed è così che i sogni vengono rubati,si rovinano e perdono i fascino. Ma non possono passare la vita in un cassetto quindi meglio consumarli e farsene altri. Sono sogni allo yogurt,con la data di scadenza. Sogni che vengono rimpiazzati perchè o realizzati o svalutati. Non esistono sogni irrealizzabili. Si può tutto in una maniera o in un' altra.


Giulia Casella

Donne in rinascita


Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo e ne hai buttata talmente tanta di anima che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi. E hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' qui; da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così scomposta in mille coriandoli che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti...

Jack Folla

Lettera di un padre alla figlia



Oggi parliamo bene di un uomo che non viene considerato molto, ma che a un certo punto della sua vita NON ha preso una decisione e ha fatto comunque un figlio, o magari meglio per lui, una figlia, ed è a questa ragazza che vorrei parlare...

Quando parliamo di quest'uomo che ci conosce un po' meglio solo da grandi dobbiamo considerare sempre il fatto che parliamo di un bambino che diventa ragazzo e poi uomo suo malgrado, ma non diventa mai adulto e tutte le cose della vita gli cadono addosso anche se lui non vorrebbe, perché sa di doverle affrontare senza sapere come.
È quell'uomo che a volte non ha un posto dove stare a casa, perché torna sempre per ultimo, e solo da vecchio lo trovi sempre sulla poltrona con un giornale e ti farà finalmente tenerezza: perché tuo padre è quell'uomo che ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere.
È quell'uomo del quale ti ricordi solo all'ultimo momento di farti una foto con lui ai tuoi compleanni e se invece al suo ti scordi di fargli gli auguri non ci rimarrà male perché lui lo sa che non l'hai fatto apposta.
Sappi che quell'uomo, quando uscirai per la prima volta con un ragazzo, non dormirà tutta la notte aspettando il tuo ritorno, e il giorno dopo non ti chiederà come è andata non perché non gli interessa ma perché ha paura che tu ti sia trovata bene con un ragazzo che con te non c'entra niente.
È quell'uomo che quando trovi una sua foto da giovane, ti sembra sempre fichissimo e ti dispiace di non averlo conosciuto allora quando faceva lo scemo con tua madre.
È un uomo che ogni volta che esce con la macchina spera che piova per incontrarti e darti un passaggio.
Tuo padre è quell'uomo che quando tornavi troppo tardi ti sgridava ma dentro ti voleva solo abbracciare.
È quell'uomo che può litigare con chiunque per tutta la vita ma con te vorrà sempre fare pace in un attimo perché è quell'uomo che ti amerà come non ha mai amato niente nella sua vita.
Tuo padre è quell'uomo che quando ti sposerai compierà l'ultimo sacrificio che la vita gli chiede: portarti all'altare e guardarti da dietro mentre ti lascia la mano...
E ricordati, cara figlia mia, che se una volta, quando sarai una donna, dovessi attraversare un momento difficile in cui ti sentirai sola come mai ti è successo e non troverai nessuno accanto, dovrai girare la testa per guardare dietro di te. E troverai un uomo solo. Tuo padre. 


Riccardo Rossi

Guarire...



Non mi piace l'arte che celebra il suo autore.
Mi piace L'arte utile per guarire
Mi piace tutto ciò che provoca il sorriso
Ogni secondo di vita è un regalo sublime

Parole Note

Relazioni

Credo che il problema con gli altri sia io.Visto che alla fine tutti si comportano come si comportano,credo che siano conseguenze di qualche mia azione.Sto ancora cercando di decifrare quale però.

voglia di non fare nulla

Vi capita mai di svegliarvi e non voler far nulla? Di svegliarvi e sentire la necessità di stare a letto tutto il giorno ,sotto le coperte,magari fuori piove.Magari la passate anche tutta la giornata a casa senza fare niente.
Poi arriva la sera e il desiderio di non far nulla persiste. Passa un giorno,due... una settimana e poi non hai più voglia di far niente. Svanisce ogni tipo di stimolo. L'unico desiderio è restare a letto a guardare un film o magari un telefilm in streaming. E dormite. Vi svegliate .Vi riaddormentate. Più dormite e più avete bisogno di dormire,ne siete assuefatti.Inizia in questo modo la malattia del sonno. La malattia che ferma i sogni e le aspettative. Svegliatevi e provate a vivere,magari non è così male.

Giulia Casella

Incipit

Questo blog nasce dall'esigenza di voler condividere con il mondo ciò che secondo me c'è di bello.
Ognuno di noi attraverso le nostre sensazioni ed emozioni percepisce ciò che ci circonda e ci facciamo delle idee.Le costruiamo fino a renderle concetti e principi che ci accompagnano nella vita. La condivisione di ciò è fondamentale affinchè si capisca che molte volte abbiamo bisogno degli altri.